1. La professione notarile non si tramanda di padre in figlio
Attualmente i notai in esercizio sono circa 5000 mila (4.712). Sono in fase di svolgimento tre concorsi per 600 posti da notaio e in fase di conclusione un concorso da 200 posti. Il numero e la collocazione dei notai, deciso dal Ministero della Giustizia, è stato aumentato da 5.779 posti a 6.279.
Le donne notaio
La categoria ha una forte componente femminile che è passata dal 17% nel 1991 al 31% del 2013 e continua a crescere.
Le donne notaio sono concentrate nel segmento generazionale più giovane.
Tra gli under 40 oggi le donne sono circa il 43%.
Notai Uomini 3272
Notai Donne 1440
Totale 4712
L’accesso alla professione
L’accesso alla professione è subordinato al superamento di un concorso gestito dal Ministero della Giustizia. Il rigore della prova è tale da sfatare il luogo comune dell’ereditarietà della professione di notaio: infatti, oltre l’82% dei notai non è figlio di notaio.
Il 40% di coloro che hanno superato le prove scritte dell’ultimo concorso (dicembre 2010 per 200 posti) sono donne. Circa il 75% ha meno di 35 anni e il 16% meno di 30 anni.
2. I notai non esistono solo in Italia
- I notai di tipo latino (civil Law Notary) sono giuristi di elevata qualificazione, equidistanti rispetto alle parti che a loro si rivolgono e capaci quindi di offrire un'assistenza imparziale di cui sono garanti e responsabili. Il fatto che i più importanti documenti giuridici siano sottoposti al vaglio di uno specialista indipendente dalle parti riduce poi in modo significativo il contenzioso successivo.
- Il notariato di tipo latino è presente nelle seguenti nazioni facenti parte dell’Unione Europea: Austria, Belgio, Bulgaria, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria.
- E’ inoltre presente nei seguenti paesi: Albania, Algeria, Andorra, Argentina, Armenia, Austria, Belgio, Benin, Bolivia, Bosnia-Erzegovina, Brasile, Bulgaria, Burkina Faso, Camerun, Canada, Ciad, Cile, Cina (Repubblica Popolare), Colombia, Congo, Corea del Sud, Costa d'Avorio, Costa Rica, Croazia, Cuba, Equador, El Salvador, Estonia, Francia, Gabon, Georgia, Germania, Francia, Grecia, Guatemala, Guinea, Haiti, Honduras, Indonesia, Italia, Lettonia, Lituania, Louisiana (USA), Lussemburgo, Mali, Malta, Marocco, Mauritania, Messico, Moldavia, Monaco, Nicaragua, Niger, Paesi Bassi, Panama, Paraguay, Perù, Polonia, Portogallo, Porto Rico, Repubblica Ceca, Repubblica Centrafricana, Repubblica di Macedonia (FYROM), Repubblica di Mauritius, Repubblica di San Marino, Repubblica Dominicana, Romania, Russia, Senegal, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Togo, Tunisia, Turchia, Ungheria, UK, Uruguay, Vaticano, Venezuela.
3. I Notai non ricevono importi cospicui per stipulare gli atti
Normalmente la parte più consistente dell’importo che viene versato al Notaio consiste in tasse ed imposte che il notaio medesimo verserà allo Stato per conto del cittadino. Il Notaio è infatti sostituto di imposta ed è obbligato in proprio a pagare le imposte per gli atti da lui stipulati.
L’onorario notarile, in quanto prestazione di un servizio professionale, è soggetto ad Iva e retribuisce la prestazione svolta, gli accertamenti e gli adempimenti successivi alla stipula, nonché le spese dello studio notarile.
Una quota importante della somma dovuta a titolo di onorario è destinata al pagamento della previdenza notarile, che è alimentata esclusivamente dai contributi dei notai e non grava sullo Stato e da una quota che viene versata per il funzionamento del Consiglio Nazionale del Notariato e del Consiglio Notarile Distrettuale. Il Notaio, inoltre, contribuisce alla formazione ed al mantenimento del fondo di garanzia che risarcisce i cittadini dai danni provocati dai notai in caso di dolo.
Non è possibile indicare un onorario medio, stante l’assenza di tariffe, ma si può sicuramente affermare che per un atto di normale difficoltà e di valore medio l’onorario sarà di gran lunga inferiore alle percentuali richieste dalle agenzie di mediazione.
4. La formazione del Notaio non si limita al periodo pre-concorsuale
Il Notaio è tenuto annualmente ad accumulare un numero minimo di crediti formativi che vengono attribuiti in seguito alla partecipazione a convegni o incontri formativi. Il mancato raggiungimento di detto livello di formazione viene sanzionato disciplinarmente. La formazione continua del Notaio è elemento indispensabile per garantire un alto livello di professionalità nell’espletamento della sua attività professionale.
5. Il Notaio non mette solo una firma
Il Notaio con la sua sottoscrizione conclude un iter molto complesso ed accurato che è quello della formazione dell’atto notarile.
In particolare nei trasferimenti immobiliari la fase più delicata ed importante è quella della verifica della proprietà per garantire un acquisto certo e “per sempre”, oltre all’indagine della volontà delle parti, proponendo le soluzioni giuridiche più confacenti alle esigenze dei clienti.
Detta attività viene svolta in modo talmente efficiente dal “sistema notariato” che l’incidenza del contenzioso è veramente molto basso rispetto a paesi in cui manca la funzione del notaio come garante del trasferimento (meno di 50 casi di risarcimento su circa 2.000.000 atti immobiliari all'anno).